Sugli influencer qualche dubbio ci era venuto, ma che addirittura professionisti abilitati a seguire la salute dei loro pazienti attraverso il cibo vengano pagati per suggerire abitudini alimentari in  una direzione inappropriata … beh è grave.

Eppure sembra proprio che l’industria alimentare paghi dietologi “influencer” per promuovere i loro prodotti sui social. Questo è ciò che è emerso da un’inchiesta seguita e pubblicata nel mese di settembre 2023 dal Washington Post  in collaborazione con The Examination – redazione no profit specializzata su report di salute pubblica globale: l’articolo è firmato da Anahad O’ConnorCaitlin Gilbert e Sasha Chavkin.

Quanto vale la scienza oggi?

Mentre dall’OMS si sollevavano dubbi sui rischi di un popolare dolcificante artificiale,  “influencer” autorizzati da una laurea nel dare consigli alimentari con milioni di follower, hanno dichiarato che gli avvertimenti dell’OMS erano basati su scienza di bassa qualità;  che i ” titoli allarmistici ”

non avevano motivo di preoccupazione; che il dolcificante in questione, aggiunto nelle bevande. soddisfa il desiderio di dolcezza senza influenzare i livelli di zucchero nel sangue o insulina: il che è una verità molto incompleta soprattutto se a dirla è una esperta nella cura del diabete.

Quello che questi dietologi si sono dimenticati di dichiarare è che hanno ricevuto un compenso, per pubblicare i video, da American Beverage – gruppo commerciale e di lobbying che rappresenta Coca-Cola, PepsiCo e altre società.

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 Da questa inchiesta sono emersi dozzine di nomi di professionisti registrati, con milioni di follower a seguito ingaggiati e pagati dall’industria alimentare, bevande e integratori per essere aiutati  nella vendita di loro prodotti grazie a messaggi video favorevoli  e che minimizzassero i rischi per la salute in opposizione ai suggerimenti scientifici e istituzionali.

Chi ne fa le spese?

Naturalmente i consumatori che hanno espresso confusione, disorientamento e sbigottimento. Alcuni dietisti e nutrizionisti incoraggiavano i follower a mangiare zucchero e caramelle, ma quel che è peggio è che molti lavorano in ospedali e dipartimenti sanitari, con uno stipendio molto decoroso, e che non avrebbero certo bisogno di “arrotondare” (anche se con cifre golose) a discapito della salute di chi un giorno potrebbe diventare paziente, magari ammalandosi proprio per una cattiva alimentazione:

 

“La dietista registrata Lindsay Pleskot, di Vancouver, British Columbia, ha pubblicato video di se stessa mentre mangia gelato e tazze di burro di arachidi mentre dice alla gente che negarsi il cibo zuccherato non farà altro che peggiorare l’appetito. Questi e altri incarichi sono stati pagati dal Canadian Sugar Institute. Il gruppo commerciale, finanziato dai produttori di zucchero, include i video sulla sua pagina Instagram.

In un video , Pleskot teneva in mano una ciambella glassata e un biscotto con gocce di cioccolato e prendeva in giro il consiglio di ridurre l’assunzione di zucchero. Ha detto che i modi “migliori” per tagliare lo zucchero sono “con un coltello, con le mani, anche con i denti”.

Conclusioni

Insomma un’inchiesta che fa riflettere, e ciò che è emerso, se mi permettete,  fa anche un po’ schifo. Ormai è sempre più evidente, per soldi e fama si è disposti a cancellare l’etica, la professionalità, il rispetto per gli altri e per se stessi, ma soprattutto si sta giocando con la salute degli altri e questo è a dire poco vergognoso.