La strada da scegliere
Siamo in grave emergenza, e in questo momento molto delicato siamo chiamati a rimanere in casa, dove i numerosi spot ci ripetono continuamente le 5 regole comportamentali per contenere il virus. E’ certo che per la gestione di questa emergenza si devono assumere posizioni importanti, di grande responsabilità e senza precedenti (che io conosca).
Prevenzione però non è solo stare chiusi in casa e seguire le 5 regole, è anche e soprattutto scegliere cosa mangiare per rafforzare il nostro sistema immunitario, ma sembra che questo sia un argomento che per istituzioni non sia da prendere in considerazione, anche se sappiamo bene che una sana e corretta alimentazione riduce il rischio di ammalarci … di qualsiasi le malattia, ed è scritto anche sul sito del Ministero della Salute.
Nessuna presa di posizione su scelte politiche/sanitarie necessarie a migliorare lo stile di vita e per estensione la salute degli italiani con un programma di prevenzione, nessuna regola viene comunicata dalle emittente televisive, nessuna massiccia campagna informativa come si sta invece facendo per altre regole, sicuramente utili ma non definitive.
Nei supermercati il dramma che emerge
Già, purtroppo i supermercati vengono svuotati proprio in quei reparti che dovrebbero invece essere evitati:
“il diritto all’ alimentazione (adeguata) è implicito nel nostro ordinamento e ogni qualvolta la malnutrizione (generalmente parlando) è tale da degradare l’essere umano, si ha una violazione della dignità umana che va tutelata”
Il governo dovrebbe assumere una forte presa di posizione che informi gli italiani che l’alimentazione fa una grande differenza tra ammalarci (e magari gravemente) e ridurre le possibilità di ammalarci.
E’ vero, siamo in grave emergenza, ma non è possibile proseguire su una strada che continua a mettere delle toppe a problemi che ormai sono evidenti da decenni, senza mai pensare ad una risoluzione definitiva. Un giorno non ci sarà più la possibilità di intervenire perché il buco che avremo creato sarà così grande da caderci dentro.
Elena Alquati
Sono d’accordissimo Elena. Se c’è da firmare per una petizioni o qualcosa di simile io ci sono. Ho cambiato alimentazione 5 anni fa e sono rimasta stupefatta dai cambiamenti del mio corpo! È incredibile che le linee guida ministeriali siano buone ma non si fa nulla. Sono convinta che questa emergenza ci aiuterà a cambiare la ns vita anche in questo campo
Grazie Elena
Grazie Graziella,
ti aggiorno! Un caro saluto Elena
Cara Elena,
per me l’empatia è FONDAMENTALE come respirare. E con te è stata immediata perciò, eccomi qui 🙂 Grazie per avermi accolta.
Ti porterò il mio umile pensiero: le lobbies dell’industria alimentare sono forti, molto forti. Evito di dilungarmi in questioni economiche che possono facilmente spiegare perché convenga produrre un biscotto con farine raffinate d’importazione in cui buttare a casaccio un po’ di crusca, senza zucchero (ma pieno di edulcoranti) e farlo passare come un sano prodotto integrale.
La soluzione è assumerci la responsabilità della nostra salute e studiare, informarci, approfittare di chi con generosità, come te, condivide le sue conoscenze…
Grazie!
Buongiorno Silvia e grazie per il commento,
hai ragione, le lobbies dell’industria alimentare sono molto forti, ma noi, come persone singole, possiamo fare molto, ma ancora di più se ci riuscissimo ad unirci.
Un grande abbraccio Elena
Pronta a scendere in campo, Elena!
A disposizione
Ricambio l’abbraccio con gioia
Silvia
A presto Silvia, vi farò sapere come pensiamo di agire.
Un abbraccio Elena
Grazie ????
Grazie a te cara Elena.
Tutto vero quello che scrivi. Speriamo che tutto quello che sta succedendo nel mondo possa aiutarci a cambiare e a diventare più consapevoli …. grazie a tutti quelli che ci hanno fatto capire che esiste ancora la solidarietà e grazie a te per i meravigliosi consigli e riflessioni ….
Grazie Serenella!
Ciao Elena,
che dire, sai benissimo che sono assolutamente d’accordo con te, io penso che l’unico modo di far cambiare idea ai politici per quanto riguarda l’alimentazione sia quello di fargli capire che alla fine lo stato risparmierà del denaro. Questo perchè si ammaleranno meno persone e quindi il sistema sanitario nazionale sarà alleggerito……
In quest’ottica ovviamente non potranno bandire certi alimenti spazzatura ma almeno sconsigliarne un consumo abituale. Sarebbe veramente un passo da gigante …………
Un abbraccio
Grazie Alessandro,
purtroppo temo che lo sappiano bene del risparmio che ne ricaverebbero. L’industria alimentare è però più potendo e il ricavo maggiore, per non parlare dell’industria farmaceutica, la quale non guadagnerebbe più se la gente si ammalasse meno. E’ molto complesso, ma qualcosa possiamo fare. A presto Elena
Cara Elena,
concordo pienamente con te per quanto riguarda il DIRITTO ad una alimentazione adeguata e la negazione di questo diritto lede anche la dignità umana. Mi auguro che questo tuo appello venga raccolto dai nostri governanti e, se per “forzare” un presa di posizione servisse una petizione o qualche azione più forte…sono con te!
Faremo qualcosa di più cara Piersandra, e presto vi farò sapere.
Un abbraccio Elena
Buondì! Grazie per lo spunto di riflessione. E’ una triste realtà, purtroppo. Bisognerebbe creare una campagna d’informazione in modo da svegliare gli animi e smuovere le coscienze. Il vivere parvo è uno status vincente oggigiorno.
Grazie per il commento Cristina!