Durante la conferenza europea “Salute dei Bambini e Ambiente”, tenutasi a Sansepolcro (AR) il 16 e 17 novembre, esperti europei di pediatria, ambiente e salute pubblica hanno lanciato un appello rivolto ai leader globali della COP29 di Baku. L’appello, pubblicato in occasione dell’anniversario della firma della carta ONU sui diritti dei bambini, sottolinea l’urgenza di misure concrete per proteggere i bambini dai rischi legati all’inquinamento ambientale e ai cambiamenti climatici, con un focus particolare sulle conseguenze per lo sviluppo neuro – cognitivo e fisico delle giovani generazioni.

La conferenza, è stata organizzata dall’Associazione Medici per l’Ambiente (ISDE Italia), e ha visto la partecipazione di figure importanti nel campo della pediatria e della sanità pubblica.

La Dott.ssa Vitalia Murgia di ISDE e la Dott.ssa Laura Reali dell’Associazione Europea dei Pediatri (ECPCP) hanno dichiarato che:

“I bambini sono il gruppo più vulnerabile alle conseguenze dell’inquinamento ambientale e gli effetti delle sostanze tossiche come i PFAS, il piombo e i pesticidi sullo sviluppo neurologico sono devastanti e possono avere un impatto irreversibile sulla loro salute. Come medici pediatri, abbiamo il dovere di promuovere politiche che tutelino il loro futuro, riducendo al minimo l’esposizione a queste sostanze.”

Le evidenze scientifiche al centro dell’appello sono:

  • Impatto dei cambiamenti climatici sulla salute infantile
  • Qualità dell’aria
  • Contaminazione dell’acqua
  • Sostanze neurotossiche

L’appello è stato rivolto ai partecipanti della COP29 e sottolinea la necessità di interventi urgenti per proteggere la salute dei bambini. Roberto Romizi, presidente dell’ISDE Italia, ha dichiarato:

“Non possiamo più ignorare il crescente impatto ambientale sulla salute dei bambini. La COP29 è un’occasione unica per promuovere politiche globali che salvaguardino il loro futuro.”

Speriamo che almeno questo appello non resti inascoltato, perché di fatto sappiamo già che l’evento di per se non ha portato a casa risultati, per nessuno.

Per approfondire www.isde.it

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